N°160 Giugno_Luglio
CULTURA & GUSTO
L’arte povera e relazionale di Michelangelo Pistoletto
Irene Catarella
A Caserta oltre sessanta opere raccontano il percorso dell’artista capace di fare dialogare l’arte con la società contemporanea. L’unione tra la fotografia e l’intelligenza artificiale
F ino al 1° settembre le sale della Gran Galleria della Reggia di Caserta ospitano Metawork , una mostra che celebra l’opera di Michelangelo Pistoletto, figura emblematica dell’arte povera e dell’arte relazionale. L’esposizione è prodotta dal Museo Reggia di Caserta e da Opera Laboratori, in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pisto letto e Galleria Continua. Le oltre sessanta opere esposte stimolano la riflessione su temi come identità, spiritualità, tecnologia e sostenibilità, offrendo un dialogo profondo tra arte e società contemporanea. La mostra prende il nome dall’opera M etawork United Portraits , una stampa digitale su tela com posta da ventiquattro elementi, creata nel 2024 e proposta per la prima volta in questa esposizione come indagine sul significato del lavoro nell’era post-industriale e digitale e del metalinguaggio dell’arte, proseguimento della ricerca del maestro biellese sui materiali specchianti iniziata con i suoi Quadri Specchianti degli anni Sessanta. Punto di partenza sono gli otto ritratti fotografici dei cittadini di Cittadellarte ricombinati tramite l’in telligenza artificiale per dare il senso del passaggio dalla dimensione del singolo a quella dell’interazione umana, inducendo lo spettatore a diventare parte dell’opera riconsiderando la propria presenza nel mondo, nella produzione culturale e nella trasfor mazione e costruzione sociali. Lo specchio è un elemento fondante per Pistoletto in quanto costringe
lo spettatore a inserirsi nell’opera ed è simbolo di consapevolezza del presente, di relazione e di responsabilità individuale e collettiva. Lo ritroviamo in Love Difference-Mar Mediterraneo del 2003-2005, un manifesto visivo della necessità di dialogo tra le pluralità di voci delle diverse culture mondiali simboleggiate dalla varietà di sedie attorno al tavolo con superficie specchiata. Il titolo Love Differenze diventa una sorta di “comandamento” etico che sprona ad amare le differenze considerandole preziose risorse e non insormontabili ostacoli. In Divisione Moltiplicazione-Terzo Paradiso , otto coppie di specchi producono la reiterazione del Terzo Paradiso , riscrittura del simbolo matemati co dell’infinito, fulcro del pensiero di Pistoletto, caratterizzata dall’integrazione di un terzo cerchio centrale a rappresentare un nuovo equilibrio tra natura e artificio, tra razionalità e spiritualità. La divisione e la moltiplicazione qui diventano metafora dell’essere umano che vive la contemporaneità frammentato, connesso e pronto a trovare una via di costante rigenerazione nel Terzo Paradiso . Nella serigrafia su acciaio inox supermirror Qr code possession-Autoritratto del 2019-2023, il maestro si mostra con dei codici Qr tatuati sulla pelle che fanno diventare il corpo archivio e portale, quindi non solo espressione vivente della propria storia artistico-esistenziale, ma anche dispositivo-porta di accesso al sapere. Questa opera appare quale
L’esposizione di Michelangelo Pistoletto presenta oltre 60 opere e prende il nome dall’opera Metawork United Portraits, una stampa digitale su tela composta da 24 elementi, qui sopra, proposta per la prima volta nella mostra di Caserta. In alto, Divisione Moltiplicazione Terzo Paradiso, otto coppie di specchi che producono la reiterazione del Terzo Paradiso e, nell’altra pagina, Segno Arte Ping Pong, metafora della comunicazione moderna
94 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
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