N°160 Giugno_Luglio

GOLOSITÀ

Mottarello e Cornetto i gelati degli italiani

Rossella Cerulli

M ica solo pizza e spaghetti. Grandioso testimonial del made in Italy agroali mentare, specie con l’esplodere della stagione calda, è il gelato italiano, l’alfiere del gusto freddo. Apprezzatissimo (anche) dal pub blico straniero: visto che, secondo un’ indagine di AstraRicerche commissionata dall’Istituto del gelato italiano (associazione che riunisce le mag giori industrie gelatiere italiane e cioè Algida, Sammontana, Froneri e Ferrero), il 54% degli stranieri una volta assaggiatolo non può fare a meno di “rintracciarlo” per continuare a gustarlo una volta rientrato a casa. Una tradizione alimentare di assoluta qualità, che affonda le radici nel passato (goloso) del nostro Paese. Quando a fine ’500 a Firenze, alla corte dei Medici, l’artista e ingegnere Bernardo Buontalenti diede vita al primo gelato moderno grazie all’ideazione di una macchina, con pale e manovella, in grado di gelare e mantecare latte, zabaione, vino e frutta, conferendo al composto una consistenza cremosa. Ma si fa presto a dire gelato: perché secondo il Codice di autodisciplina produttiva, elaborato già nel 1993 dall’Igi, le regole della produzione industriale sono precise. Visto che per gelato si deve intendere una prepara zione alimentare ottenuta portando allo stato Preparazione che deve essere ven duta e consumata nello stesso stato di congelamento raggiunto durante la lavorazione. Gustosi, sani (contengono tutti i nutrienti fondamentali, acqua, zuccheri, proteine, grassi, vitamine e sali minerali, a fronte di un contenuto apporto di calorie) e democratici (sono accessibile a tutti), gli ice cream nostrani vantano una storia legata a filo doppio con quella del costume italiano. In principio fu il Mottarello, primo gelato industriale su stecco, inventato nel 1951 solido, attraverso il congelamento, una miscela di ingredienti quali latte, uova, zuccheri, cacao, frutta e altro.

La storia dei prodotti confezionati che hanno accompagnato l’evoluzione del Paese. Una continua ricerca verso l’innovazione che passa anche per la formazione per i bar

da Angelo Motta. Il quale, importati dagli Usa appositi macchinari, lanciò un gelato da passeg gio “all’americana”, in perfetto equilibrio su un bastoncino di legno, che finì per diventare uno dei simboli del miracolo economico. A distanza di 74 primavere il Mottarello continua ad allietare le estati italiane, realizzato dal Gruppo Froneri (titolare dei brand Motta, Oreo, Nuii, La Cremeria e Antica Gelateria del Corso). Nel ’59, a opera di Mario Faccenda, uno dei primi dirigenti Algida (acquisita nel 1964 da Unilever), nasce invece il Cornetto, grazie anche qui a una tecnologia d’avanguardia che permise, per la prima volta, di arrotolare le cialde croccanti. Dando inizio così a una tradizione unica: visto che a potersi fregiare del nome Cornetto è solo il cono Algida. Risale al ’55 poi, con la diffusione dei freezer domestici, la nascita in quel di Empoli del primo gelato confezione famiglia: e cioè il Barattolino Sammontana, all’inizio in metallo e poi dagli anni ’70 in cartoncino alimentare. Il blasone dei vari evergreen non ha però impedito negli anni ai gelati confezionati di rinnovarsi. Anche grazie alle tendenze espresse dagli italiani (per il 60% dei quali rimane una coccola intramontabile). Quale quindi il gelato prossimo venturo? Secondo un’indagine diffusa nel maggio scorso, condotta ancora da AstraRicerche, sebbe ne il 56,3% dei consumatori ambisca a riscoprire i sapori dell’infanzia, a un

54,3% piacerebbe gustare varianti sala te e da aperitivo o, addirittura, per il 50%, simili a cocktail famosi. E siccome il gelato rimane un alimento sano ed equilibrato, il 62,1% lo imma

Mottarello, Cornetto, Coppa del Nonno e il Barattolino Sammontana fanno parte della storia del costume italiano, ma dietro di loro ci sono brillanti visioni imprenditoriali e capacità d’innovazione. Con i macchinari importati dagli Usa e nuove tecnologie che hanno permesso, ad esempio, di arrotondare le cialde croccanti e dare vita al Cornetto

50%, simili a cocktail il gelato rimane un a equilibrat gina i con ferm anch forma più qu biscott ideali pe

gina in futuro arricchito con vitamine, fibre e fermenti lattici. Mutate anche le preferenze sui formati: graditi sempre più quelli smart (coni e biscotti in versione mini), ideali per una pausa veloce

68 Food&Beverage |giugno-luglio 2025

Made with FlippingBook Digital Proposal Maker