N°160 Giugno_Luglio
RONCHI DI CIALLA Rosedicialla, profumato rosato da uve refosco È una grande storia di tenacia, prima ancora che di vino, quella della famiglia Rapuzzi che, nella piccola valle di Cialla, a Prepotto (Ud), fondò nel L’azienda friulana della famiglia
Rapuzzi coltiva solo vitigni autoctoni per ottenere grandi vini da invecchiamento. Ma si distingue anche un rosato dal colore rosa cipria brillante con sentori freschi e fruttati e un fondo speziato
1970 l’Azienda agricola Ronchi di Cialla, contribuendo alla rinascita dello Schioppettino e del Refosco dal Peduncolo Rosso. Tuttora a conduzione famigliare, l’azienda è oggi gestita da Pierpaolo e Ivan, figli dei fondatori Dina e Paolo Rapuzzi, ambedue periti agrari e laureati in Scienze delle Preparazioni Alimentari: una famiglia che rappresenta un formidabile motore di tradizione e conoscenza scientifica. Roncs , in friulano, sono le colline coltivate a vigna. Cialla è una piccola valle che gode di un clima particolarmente mite, orientata da Nord-Est a Sud-Ovest, racchiusa da boschi di castagni, querce e ciliegi selvatici, nella zona Doc Colli Orientali del Friuli e ufficialmente riconosciuta Cru Cialla per la coltivazione di soli vitigni autoctoni friulani sui ripidi terrazzamenti. Fin dall’inizio la filosofia aziendale è stata quella di coltivare unicamente vitigni autoctoni friulani e ottenerne grandi vini da invecchiamento. La scelta del vitigno schioppettino parve subito obbligata in quanto la valle di Cialla è una sua zona d’eccellenza. Ma fu solo nel 1989 che allo schioppettino venne riconosciuta la Doc Colli Orientali del Friuli e nel 1995 fu pubblicato il disciplinare del Cru Cialla. A tutt’oggi è l’unica sottozona in Italia in cui una sola azienda (Ronchi di Cialla) produce vini provenienti da cinque vitigni autoctoni: i bianchi, verduzzo, picolit e ribolla gialla; i rossi, refosco dal peduncolo rosso e schioppettino. L’azienda Ronchi di Cialla è stata tra le prime ad adottare un’agricoltura integrata a bassissimo che Col il d sot di C aut ros L ad
impatto ambientale. La vendemmia è rigorosamente manuale, l’uva viene attentamente selezionata e rapidamente vinificata, tutte le operazioni agrono miche sono seguite dai titolari, con la collaborazione dell’agronomo Pierpaolo Sirch. La sensibilità e la competenza maturate da Ivan e Pierpaolo Rapuzzi in campo naturalistico (entomologico) hanno fatto sì che dal 2015 Ronchi di Cialla sia un’azienda certificata Biodiversity Friend sul 100% della super ficie condotta e su tutta la produzione aziendale. Queste precise scelte portano all’ottenimento di vini di altissimo livello qualitativo che esprimono, per lunghi anni in crescendo, la loro personalità e la tipicità del Cru Cialla. Ma tra i vini prodotti dall’azienda merita una sottolineatura il Rosedicialla, un rosato che nasce dalle uve refosco dal peduncolo rosso in purezza da viti di 40 anni di età provenienti dalla vigna Cernetig, di meno di un ettaro, esposta a sud ovest a 230 metri sul livello del mare. Il vino nasce dalla macerazione sulle bucce per 4-5 ore; segue la pressatura molto soffice, poi la fermentazione del mostro fiore in vasca d’acciaio a temperatura controllata e l’affinamento sulla feccia fine per 4 mesi con batonnage 3 volte alla settimana. Dal colore rosa cipria brillante, al naso richiama sentori freschi e fruttati di piccoli frutti rossi su un fondo finemente speziato; al palato è fresco e persistente completato da note agrumate e minerali. Ronchi di Cialla è stata la prima azienda sele zionata da Sagna SpA per commercializzarne i vini, nel 2014: un’alleanza tra famiglie in grado di garantire serietà, qualità e continuità nel tempo.
63 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
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