N°160 Giugno_Luglio

SPECIALE

volte vengono miscelati un vino bianco e uno rosso dopo aver compiuto separatamente il processo di evoluzione, da uva a mosto e poi da mosto a vino. Nel Prosecco Doc Rosé, ad esempio, il colore è conferito dall’aggiunta di circa il 10-15% di pinot nero al vino da glera. Nel caso dello Champagne l’assemblaggio tra Chardonnay e Pinot noir preve de l’aggiunta di una parte di vino di quest’ultima YDULHW¢ YLQLȴFDWD LQ URVVR FKH FRQIHULVFH VWUXWWXUD e intensità notevoli. La presenza dei rosati nelle carte dei vini dei

caso il colore anticipa le sensazioni al naso e al sorso: aromi intensi di frutta rossa matura (ciliegia, DPDUHQD VSH]LH H QRWH ȵRUHDOL VRQR VRUUHWWL GD struttura tannica e persistenza aromatica grazie alla macerazione più lunga. Molti credono che i rosati siano frutto della mesco lanza tra vini rossi e bianchi, pratica vietata della legge italiana in linea con le normative europee, che prescrivono siano ottenuti da uve a bacca rossa, con una macerazione più breve rispetto ai vini rossi. Unica eccezione gli spumanti rosé in cui a

Vini generalmente a basso grado alcolico, i rosati diventano protagonisti nei mesi estivi per la loro freschezza e capacità di essere facilmente abbinati a tavola. In alto, la Cantina altoatesina Sankt Pauls e un’immagine dei vigneti

CANTINA SANKT PAULS Meris 2024, esuberante rosato da uve merlot R acconta il vitigno e il terroir. È la linea Selezione, cuore della produzione della cantina Sankt Pauls, fondata nel 1907 ad Appiano sulla Strada del Vino, che oggi conta 190 soci che si prendono cura di 185 ettari di vigneti. Le uve della Selezione sono raccolte rigorosamente a mano e provengono da vigneti selezionati situati principalmente intorno al paese. L’annata 2024, che si è affacciata al mercato in maggio, è la seconda vendemmia firmata dal kellermeister Philipp Zublasing, in carica da luglio 2023: un’annata che si distingue per la straordinaria freschezza e il piacevole profilo aromatico, che conferiscono grande immediatezza ai vini. Al Pinot Bianco Plötzner, ad esempio, teso ed elegante, come alla Schiava Missian, dalla tipica nota fruttata e dalla bella beva. Ma anche all’ultimo nato, il rosato Meris, Alto Adige Doc, prodotto con uve merlot coltivate nei vigneti situati ai piedi del paese di San Paolo su terreni sabbiosi e profondi a un’altitudine di 220-300 metri sul livello del mare da viti di 20 anni di età. Vendemmiate a fine settembre, queste uve fermentano a temperatura controllata in vasche d’acciaio, a cui segue l’affinamento sulle fecce fini. Meris è un vino fresco, spiritoso ed esuberante, dai profumi delicati di frutti rossi estivi, fragola selvatica, mirtilli e amarena, oltre a note di lillà bianco e lavanda. Elegan te in bocca, svela un finale fresco. Perfetto come aperitivo e in accompagnamento a piatti di pesce affumicato, Meris mantiene le proprie caratteristiche organolettiche per almeno 5 anni. La bottiglia, come tutte quelle della Selezione, si fregia della nuova etichetta dedicata alla montagna che raffigura, con un tratto illustrato a mano, il Monte Macaion e la sua caratteristica Forcella Grande che, con la parete rocciosa di 1.866 metri, caratterizza il paesaggio di San Paolo. “La montagna influisce profondamente sulle caratteristiche dei nostri vini. I venti di caduta dalla Costiera della Mendola, di cui il Macaion fa parte, apportano benefici fondamentali ai vigneti”, sottolinea il direttore marketing Tobias Leimgruber. L’etichetta rappresenta la nuova brand identity della Cantina, espressione dei valori fondanti della storica cooperativa altoatesina: la terra, la tradizione vinicola ultracentenaria e lo spirito di comunità. Prosegue, inoltre, l’impegno sul fronte della sostenibilità: l’annata 2024 adotta bottiglie dal peso ridotto, utilizzate nel 95% della produzione. al pa Zub che Mis uve m c

58 Food&Beverage |giugno-luglio 2025

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