N°160 Giugno_Luglio
Rivista on-line
Mensile • Anno XX • N°160 Giugno-Luglio 2025
PER I PROFESSIONISTI E GLI APPASSIONATI
RISTORANTI Bolzano, in cucina mix di tradizione alpina e mediterranea
SPECIALE Innovazione e marketing spingono i rosati
KRUG IN THE KITCHEN La Maison celebra la carota
Foto Vittorio La Fata
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI
EDITORIALE
Chef, lavoro felice con l’Ia
Barbara Amati amati@foodandbev.it i
I giovani chef non mancano e iniziano a dire qualcosa di nuovo nella ristorazione. Ma non ci riferiamo tanto a idee di cucina o a ricette, quanto a una nuova cultura del lavoro, del rispetto delle persone, di ristoranti che non devono diventare un incubo. Se ne è parlato al Festival di Gastronomika 2025 dove un gruppo di professionisti che hanno davanti sé una lunga carriera ha messo l’accento su una cultura del lavoro più umana. C’è Davide Caranchini del Materia di Cernobbio (Co) che ha deciso di non assumere più cuochi “superformati, ma chi è all’inizio. Perché dà un’energia nuova, libera da imposizioni”. In cucina vuole qualcuno FKH QRQ DEELD JL¢ LQ PHQWH XQ PRGR FRGLȴFDWR GL ODYRUDUH PD FKH SRUWL LQHVSHULHQ]D H anche qualche modo nuovo di vedere questo mondo. E, soprattutto, che sia felice di entrare in cucina la mattina e che la sera sia solo stanco, ma non stufo. Alessio Sebastiani del Cactus di Milano cerca di costruire un ambiente dove la prima domanda è “Come stai?”. Due giorni di riposo, attenzione ai collaboratori attraverso un dialogo costante, perché non si ritorni a un passato di brigate dallo stile militare, urla e punizioni. Altri hanno parlato del ristorante come una comunità “dove ciascuno sente di contribuire a qualcosa che va oltre il proprio ruolo”. Non più la retorica della famiglia, ma un legame forte e non invasivo ben sintetizzato da Alice Bocchese, sommelier all’enoteca Enoé di Altavilla Vicentina (Vi), secondo la quale “nel mio lavoro non cerco una famiglia. Voglio una comunità con rispetto e distanze sane”. Questo discorrere e ragionare sulla qualità del lavoro ha come obiettivo la realizzazione nel proprio locale di un ambiente sano dove le persone stanno bene e lavorano bene che non va certo a scapito del risultato economico del ristorante, anzi. Se da una parte in questi DQQL ª HPHUVD FRQ SUHSRWHQ]D DQFKH WURSSD OD ȴJXUD GHOOR FKHI GDOOȇDOWUD L SL» LQWHOOLJHQWL hanno sempre sottolineato l’importanza del team, della brigata dei collaboratori che sono diventati tanto più preziosi in un momento in cui ci troviamo in una situazione di calo de PRJUDȴFR DPSOLȴFDWD GDL PROWL JLRYDQL FKH VH QH YDQQR DOOȇHVWHUR H GD XQ PRYLPHQWR GLX so che ne porta altrettanti ad allontanarsi dal lavoro nella ristorazione da sempre prodigo GL IDWLFD H VDFULȴFL TXDQWR GL VWLSHQGL QRQ DGHJXDWL 4XLQGL JLRYDQL FKH KDQQR FRQTXLVWDWR un loro posto al sole si sono guardati indietro e hanno detto di non voler più riproporre certi schemi e certe logiche, ma di puntare a raccogliere intorno a sé persone motivate e felici di stare in cucina, di fare da mangiare per gli altri. Dalle giovani leve ci si aspetta, però, anche un altro tipo di innovazione e qui tocca par ODUH GHOOȇΖQWHOOLJHQ]D DUWLȴFLDOH 8QLOHYHU )RRG 6ROXWLRQ OD GLYLVLRQH GHGLFDWD DO IRRGVHUYL ce della multinazionale inglese, ha sviluppato Menu Intel , un’applicazione che intercetta le QXRYH WHQGHQ]H GHOOD ULVWRUD]LRQH DWWUDYHUVR OȇΖQWHOOLJHQ]D DUWLȴFLDOH VWDWD DYYLDWD XQD sperimentazione che ha coinvolto 1.200 ristoratori in Trentino Alto Adige e nell’area di Roma e provincia e altre sono previste a breve. I dati raccolti, a partire dai menu online GHL ULVWRUDQWL KDQQR SHUPHVVR GL WUDFFLDUH OH QXRYH WHQGHQ]H H OH GLHUHQ]H OHJDWH DOOH YDULH IDVFH GL PHUFDWR QHOOH TXDOL VL FROORFDQR L ULVWRUDQWL H DOOH DUHH JHRJUDȴFKH 3ULPL GDWL da esaminare che in futuro diventeranno sempre di più a disposizione di giovani cuochi che, oltre ai fornelli e alla gestione del personale, si specializzeranno anche nella Ia. Che -è uno degli obiettivi- permetterà anche di razionalizzare e ridurre i costi di produzione in un mondo caratterizzato da margini non molto elevati.
I giovani cuochi parlano di una nuova cultura e di qualità del lavoro. Perché la sera i collaboratori devono essere stanchi, ma non stufi. E a loro spetta
anche il compito di approcciare le possibilità offerte dall’Intelligenza artificiale
3 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
SOMMARIO
3 EDITORIALE Chef, lavoro felice con l’Ia Barbara Amati 11 EVENTI Da Villa Sandi al Guggenheim Barbara Amati 13 ONIWINES La sfida di Federico Veronesi Barbara Amati 15 COMMIATO Ruinart in lutto per Panaïotis Barbara Amati 21 CONCEPT Cucina veneta sostenibile al Gustificio Federica Belvedere
44 VERONA La Pigna fra tradizione e anni ’80 Clementina Palese 46 PASQUA VINI Un’Ode al Futuro per il Centenario Barbara Amati
Direttore Responsabile Barbara Amati - amati@foodandbev.it Redazione redazione@foodandbev.it Collaboratori di Redazione Federica Belvedere Luigi Ferro, Bibi Monti Collaboratori Andrea Ballestra, Donatella Bernabò Silorata, Elena Bianco, Federica Belvedere, Germana Cabrelle, Manuela Caspani, Irene Catarella, Rossella Cerulli, Marco Gemelli, Giulia Marcucci, Cinzia Meoni, Gianni Mercatali, Giovanna Moldenhauer, Bibi Monti, Carla Pacelli, Clementina Palese, Gio Pirovano, Massimiliano Rella, Loretta Simonato, Francesco Torlaschi, Micaela Zucconi Foto Agenzia Live-Style, Antinori, Mattia Aquila, Alessandro Barattelli, Simone Barberis, Gabriele Basilico, Benedetta Bassanelli, Markus Bassler, Wonge Bergmann, Alberto Blasetti, Paolo Biava, Charlène Boirie, Federico Bontempi, Roberto Bosi, Nicolò Brunelli, Redondo Bueno, Stefano Caffarri, Vincenzo Campisi, Maïa Chäjpg S. Chapuis, Leif Carlsson, Marco Curatolo, Harold de Puymorin, Stefano D’Elia, Andrea Di Lorenzo, Giada Diotto, Davide Dutto, Foto Ennevi, Alessandra Farinelli, Roberto Frankenberg, Gabriella Gargioni, Carolina Gheri, Simona Giardullo, Alessandra Farinelli, KlrFoto, LaCookAgency, Vittorio La Fata, Kathrin Larcher, X. Lavictoire, Matteo Lippera, Luca Maraglia, Olivier Martinot, Federico Masini, Sara Matthews, Susi Mezzanotte, Alex Moling e Hannes Niederklofer, Mikael Olsson, Paolo Pansini, Marco Parisi, Mattia Pellizzari, Serena Pepe, Santer Peter, Lorenzo Piermattei, Foto Pierotti, Sandra Pilacchi, Beatrice Pilotto, Francesco Piras, Thomas Raffoux, Max Rella, F. Requin, Helmuth Rier, L. Rodriguez, Romanogmt, Jacopo Salvi, Stefano Scatà, Valentina Sommariva, Matteo Steinbach, Benedetto Tarantino, Edoardo Vaccaroli, Paolo Valentini, Francesco Vaona, Marco Varoli, Jacopo Ventura, Felix Wachendorfer, Carlotta Vigo,Giulia Zamboni, Gabriele Zanon, Francesco Zoppi Pubblicità e amministrazione segreteria@foodandbev.it Grafica, impaginazione e stampa Gierre Print Service Srl via Carlo Goldoni 1 - 20129 Milano Editore F&B Editoriale Srl - P.I. 05605300960 Registrazione Roc n°15455 del 04/07/2007 Reg. al Trib. di Milano n. 720 del 27/9/2005 Lunedì 30 giugno 2025 Abbonamento Italia 6 numeri € 24
48 BOLZANO Mix di tradizioni alpine e mediterranee Marco Gemelli 52 CHAMPAGNE Garden Gastronomy x La Grande Dame Barbara Amati
25 EVENTI I salumi di Martelli all’Olmo di Oldani Barbara Amati 28 APERTURE Ad Arzignano riapre Caffè Nazionale Federica Belvedere 38 COVER STORY Krug in the Kitchen con la carota Barbara Amati
56 SPECIALE Innovazione e marketing per i rosati Clementina Palese
4 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
160 GIUGNO-LUGLIO 2025 ANNO XX
80 FRANCOFORTE Cucina italiana all’Occhio d’Oro Massimiliano Rella
66 NAPOLI Italia anni ’50 nella pizza del Ruotino Federica Belvedere 68 GELATI Mottarello e Cornetto icone italiane Rossella Cerulli
Mensile • Anno XX • N°160 Giugno-Luglio 2025
PER I PROFESSIONISTI E GLI APPASSIONATI
RISTORANTI Bolzano, in cucina mix di tradizione alpina e mediterranea
SPECIALE Innovazione e marketing spingono i rosati
82 ALBERGHI Al Margherita per scoprire il territorio Germana Cabrelle 84 SFIZIOFOOD Sode e succose, aragosta e astice Elena Bianco 90 LOCALI Il Simbiosi di Giovanni e Maria Manuela Caspani 92 QUARTIERI ALTI La cucina gourmet di Baita Piè Tofana Germana Cabrelle
KRUG IN THE KITCHEN La Maison celebra la carota
Foto Vittorio La Fata
70 ITINERARI Almeria fra pesce, frutta, ortaggi Massimiliano Rella
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI
01-51_FeB_160.indd 1
25/06/25 14:06
Direttore Responsabile Barbara Amati
Uffici di redazione via Carlo Goldoni 1 20129 Milano c/o Gierre Print Service
+39 327 299 9556
FOOD & BEVERAGE ONLINE www.foodandbev.it Seguiteci su
74 TOSCANA I vini di successo di Pakravan Papi Rossella Cerulli 76 CAPRI Punta Tragara, rifugio del cuore Giulia Marcucci
ATTUALITÀ 8
Uomini e Vigne
16 18 30 32 94 98
Novità da stappare
Food valley Lodge & Spa
Business News Cultura e Gusto Verità nascoste
RUBRICHE 6
Chez… chef
36 88 96
Mondo in pentola
Food & Beverage vi dà appuntamento al 24 settembre 2025
Spiritbarman Buona lettura
5 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
CHEZ…
Ci stupiscono, ci emozionano, ci fanno scoprire sapori nuovi e inaspettati, dando vita ad abbinamenti creativi o perfezionando piatti della tradizione; ma gli chef cosa mangiano? Che segreti nascondono? Quindici domande per scoprire i “vizi privati” dei grandi cuochi
… Chef Crescenzo Scotti Ristorante Alici Borgo Santandrea, Amalfi (Sa) A casa tua chi cucina? A casa mia è l’armonia dei profumi e dei sapori a guidare la cucina… quindi, io Il tuo piatto preferito? Ho un debole per la genovese di mia mamma La ricetta che ami di più cucinare? Il risotto alle alici, semplice ma di carattere Una cenetta in pace: cosa ti prepari? Pasta patate e totano, poi agnello alla brace La ricetta per conquistare è... Il cappuccino d’astice La tua cucina in una parola... Essenziale Il piatto che ti ha sorpreso di più? Asino brasato con purè di cime di rapa chorizo e cozze, a Le Calandre Qual è il ristorante dove ti rifugi quando non vuoi cucinare? Dai miei amici della Locanda Don Vito a Ischia Da quale collega vorresti andare a cena? Mirazur, a Mentone, di Mauro Colagreco Per quale collega ti emozionerebbe cucinare? Massimiliano Alajmo Con chi faresti uno scambio di ristoranti? Con El Celler de Can Roca a Girona Per quale personaggio reale o di fantasia ti piacerebbe cucinare? Anthony Hopkins Se non avessi fatto il cuoco... Al 100% il muratore come mio padre Hai un budget illimitato: un ristorante a... Sognerei il Giappone Il guanto della sfida a chi lo lanceresti? A mia mamma, la n° 1… ma perderei
… Chef Mattia Bianchi Amistà Corrubbio di Negarine (Vr) A casa tua chi cucina? Cucino poco, preferisco andare in altri ristoranti Il tuo piatto preferito? 8Q WRUWHOOLQR EXUUR H VDOYLD R FRQ LO WDUWXIR La ricetta che ami di più cucinare? Il ragù alla bolognese Una cenetta in pace: cosa ti prepari? 8QR VSDJKHWWR DJOLR ROLR H SHSHURQFLQR La ricetta per conquistare è... 8Q SDFFKHUR DO FDFLXFFR GL ODJXQD La tua cucina in una parola... Golosa Il piatto che ti ha sorpreso di più? I tortelli di corte veronese della domenica della nonna (che ho anche in carta) Qual è il ristorante dove ti rifugi quando non vuoi cucinare? Dal mio venditore del pesce, il negozio Viviani in Valpolicella, oppure da Gilberto Affi Wine Bar Da quale collega vorresti andare a cena? Al Ristorante Famiglia Rana Per quale collega ti emozionerebbe cucinare? Per Niko Romito Con chi faresti uno scambio di ristoranti? Con David Muñoz Per quale personaggio reale o di fantasia ti piacerebbe cucinare? Elon Musk, ma anche per Zucchero Se non avessi fatto il cuoco... Il calciatore Hai un budget illimitato: un ristorante a... A Montecarlo Il guanto della sfida a chi lo lanceresti? A nessuno
a cura di Carla Pacelli
6 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
820Ζ1Ζ & VIGNE
PREMI A Patricia Tóth il Donne&Vino 2025 P atricia Tóth, enologa delle Aziende Agricole Planeta, ha ricevuto il Premio Donne&Vino
DEBUTTI La Collezione 1524 dei Conti Capponi
L a Collezione 1524 è la nuova linea omaggio dei Conti Cap poni alla propria storia, a cin que secoli di un sapere acquisito che aprono un nuovo percorso narrativo costituito da vini di territorio dal forte carattere sperimentale. Dal 1524 Villa Calcinaia, a Greve in Chianti (Si), è il cuore della famiglia Capponi: oggi il
2025 . Il riconoscimento le è stato assegnato per il suo straordinario contributo all’enologia siciliana e alla valorizzazione culturale del territorio. Giunto alla sua tredicesima edizione, il Premio Donne&Vino, promosso dalla Strada del Vino delle Terre Sicane, celebra ogni anno figure femmi nili che si sono distinte per il loro impegno nella produzione di vino
conte Sebastiano Capponi e i fratelli Tessa e Niccolò rappresen tano la 37a generazione e continuano la tradizione di famiglia. Così, il 20 maggio 2025, 501 anni dopo l’acquisto della tenuta, Sebastiano Capponi ha presentato a Milano la Collezione 1524 ispirata alla bisnonna, Luisa Vonwiller. Nata in una famiglia cosmo polita, Luisa ereditò lo spirito imprenditoriale dal padre, August Vonwiller, Console Generale della Repubblica Elvetica a Milano e proprietario della banca omonima. Luisa sposò Piero Capponi nel 1891, fondendo la tradizione agricola toscana dei Capponi con l’approccio imprenditoriale e innovativo dei Vonwiller. I vini della linea 1524 incarnano il carattere di Luisa ed esprimono raffina tezza, estro e creatività. “La Collezione 1524 è stata creata per raggruppare quei vini che a Villa Calcinaia rappresentano uno stile e un’interpretazione del territorio diversa rispetto a quella del tradizionale disciplinare del Chianti Classico -ha spiegato Sebastiano Capponi- Sono vini che hanno preso vita negli anni sotto il nome Villa Calcinaia e che oggi intraprendono un percorso di differenziazione con un nuovo brand, quello di Conti Capponi”. I vini sono quattro: Mauvais Chapon metodo Classico, da uve sangiovese dell’annata 2020, di grande espressività aromatica e gustativa e bella complessità; Tor Solis 2023, da uve Chenin Blanc, con sentori di lime, sottobosco, fiori bianchi e una intensa mineralità, dal finale complesso e armonioso; Casarsa, un super tuscan da uve merlot maturato in barrique per 24 mesi, proposto nelle annate 2019, 2010, 2004, 1997: di buona morbidezza, con tannini in bell’equilibrio; Le Refie 2024, blend di marsanne, viognier e gewürztraminer in cui la tipica grassezza e l’orizzontalità dei primi due sono bilanciate dalle note tropicali del terzo.
di qualità, contribuendo al contempo alla promozione del patri monio identitario delle Terre Sicane. Patricia Tóth, ingegnere in Scienze dell’Alimentazione, ha maturato le sue prime espe ULHQ]H SURIHVVLRQDOL LQ )ULXOL 3LHPRQWH H D 9LOO£Q\ LQ 8QJKHULD Dal 2005 collabora con la famiglia Planeta, inizialmente come responsabile delle cantine Buonivini e Dorilli, successivamente delle produzioni nelle tenute dell’Etna e di Capo Milazzo.
CONSORZI 8Q JLRYDQH SUHVLGHQWH
per il Brunello G iacomo Bartolommei (33 anni) è il nuovo presiden te del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Il più gio vane presidente nella storia della Denominazione e tra i più giovani in Italia in questo ruolo. Eletti anche i vicepresidenti: Andrea Cortonesi 8FFHOOLHUD )DELR 5DWWR $QWLQRUL H Bernardino Sani (Argiano). Giacomo Bartolommei è enologo e respon sabile export di Caprili, l’azienda di famiglia nata nel 1965 nel territorio
del comune di Montalcino. Dopo gli studi in Enologia e viti coltura all’istituto Tecnico Agrario Ricasoli, a Siena, entra in Caprili nel 2016, anno della sua prima vendemmia. Nel 2018 FRQVHJXH OD ODXUHD LQ (FRQRPLD H FRPPHUFLR DOOȇ8QLYHUVLW¢ senese. Nell’ultimo triennio è stato vicepresidente del Consorzio che, nel 2024, ha registrato un fatturato vicino ai 4,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di quasi 627 mila euro destinato a Riserva.
8 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
COOPERATIVE Cavit festeggia 75 compleanni L a Cavit di Trento festeggia i 75 anni di attività confermando la solidità di un modello basato sul sistema cooperativo di secondo grado che riunisce undici cantine sociali e oltre 5.250 viticoltori. Il modello cooperativo ha trasformato in vantaggio competitivo ciò che avrebbe potuto rappresentare una debolezza: la parcellizzazione dei vigneti. Grazie al suo sistema organizzativo, la cooperativa trentina può attingere a un’ampia superficie vitata che copre oltre il 60% dell’area provinciale. Negli anni, Cavit ha costruito la propria impostazione strategica sulla diversificazione lungo tre direttrici: canali distributivi, linee di prodotto e mercati geografici. Questa visione ha portato l’azienda a sviluppare un’offerta articolata che abbraccia diverse fasce di mercato. La linea Mastri Vernacoli, destinata alla Grande Distribuzione, rappresenta l’espressione più ampia della filosofia di qualità accessibile. Bottega Vinai risponde
CONSORZI Minetti presidente dell’Alta Langa C ambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Giovanni Minetti (Tenuta Carretta). Ad affiancarlo come vicepresidente Gianmario Cerutti (Coppo). Il nuovo presidente è una figura di riferimento nel panorama vitivinicolo con una lunga carriera dedicata alla valorizzazione il legame con la dimensione urbana e quotidiana dei bar di quar tiere. Il format Disaronno Bar ha portato nei locali dei quartieri emergenti delle città italiane una serie di attivazioni contempo ranee a riflettere i valori e l’identità del brand. I Disaronno Bar rappresentano l’evoluzione naturale di una visione che unisce estetica minimale, anima pop e spirito itinerante. Luoghi dove il passato si riconnette al futuro in un concetto definito new-stalgia: tra richiami alla Endless Dolcevita e contaminazioni attuali, dove Disaronno si fa portavoce di uno stile riconoscibile eppure estre mamente versatile. L’esperienza al Disaronno Bar si è arricchita con la presenza nelle drink list di un cocktail signature Disaronno creato a quattro mani con i bartender dei locali coinvolti. PROGETTI Disaronno Bar celebrano 500 anni di storia e stile D isaronno celebra 500 anni di storia, stile, qualità e inno vazione, rendendo omaggio alla Dolcevita in chiave con temporanea. E lo fa con un nuovo progetto che rafforza
invece alle esigenze del canale horeca con prodotti di maggiore struttura e complessità. Altemasi, fiore all’occhiello dell’azienda, esprime l’eccellenza nel la produzione di spumanti metodo Classico Trentodoc. La linea Il Maso riunisce produzioni più selezionate che riflettono la cura artigianale di una piccola boutique.
CONCORSI Il miglior Pinot Nero è Ludwig di Elena Walch G ran lavoro per la giuria del Concorso nazionale del Pinot Nero che ha assaggiato ben 116 vini dell’annata 2022 prodotti in dieci regioni. Ad aggiudicarsi il primo posto è stato il Pinot Nero Ludwig di Elena Walch, seguito dalla Riserva Burgum Novum di Castelfeder e dalla Riserva Tratt
mann della Cantina Girlan. Al quarto posto, invece, sono arrivati a pari merito il Pinot Nero Riserva Maglen (Cantina Tramin) e il Pinot Nero Monticol (Cantina Terlano). Premiati anche i migliori vini delle singole regioni. Oltre al vino di Elena Walch, primo in Alto Adige, nelle altre regioni si sono distinti i vini di Grosjean Vins (Valle d’Aosta), Castello di Spessa (Friuli Venezia Giulia), Conte Vistarino (Lombardia), Bricco Maiolica (Piemonte), Feudo Arancio (Sicilia), Fattoria di Cortevecchia (Toscana), Maso Cantanghel (Trentino), Torre Bisenzio 8PEULD H %RUJR 6WDMQEHFK 9HQHWR
dei territori e delle Denominazioni d’origine. Dottore agronomo specializzato in viticoltura ed enologia, ha ricoperto ruoli di primo pia no in importanti aziende del settore unendo competenze tecniche, visione strategica e una profonda conoscenza del mercato nazionale e internazionale del vino. Tra i soci fondatori del Consorzio, Minetti ha contribuito in modo determinante alla promozione dell’identità del Piemonte e alla crescita della qualità produttiva della zona, anche nel ruolo di Amministratore delegato dell’Atl Langhe Monferrato Roero.
9 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
820Ζ1Ζ & VIGNE
PARTNERSHIP Frescobaldi socia della siciliana Terre Nere L a Marchesi Frescobaldi è diventata socia di minoranza di Tenuta delle Terre Nere, sull’Etna. Marco De Grazia e Lam berto Frescobaldi, presidente Gruppo Marchesi Fresco baldi, hanno deciso infatti di portare avanti insieme il progetto siciliano creato dall’imprenditore a Randazzo (Ct), sul versante nord del vulcano nel 2002: 40 ettari di vigneti divisi in 29 con trade. “Per molti anni Lamberto e io abbiamo condiviso tempo, amicizia, e naturalmente vini su vini -spiega Marco De Grazia- Il caso ci ha dato una spinta, le nostre visioni comuni anche. Gli ingranaggi hanno cominciato a girare, prima con esitazione, poi irti pendii della Valdobbiadene, dove nasce il Prosecco Superiore Docg dell’azienda veneta, hanno ispirato forme organiche, sinuose stratificazioni e geometrie morbide: l’artigianato dialoga con la tecnologia della stampa 3D. Il collectable design è infatti realizzato in Pla, un innovativo materiale bioplastico e biodegradabile deri vato dalla trasformazione degli zuccheri del mais. Le sei alcove sono disposte a grappolo in una forma triangolare che richiama il logo della cantina. Beyond75 celebra il passato, il presente e il futuro di Ruggeri custodendo i cinque Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg più innovativi della Cantina. DESIGN Beyond75 Ruggeri celebra 75 anni di Prosecco Docg P er celebrare 75 anni nel mondo del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Ruggeri ha presentato Beyond75, un racconto solido del “saper andare oltre” della Cantina con cinque alcove per le cinque bottiglie che meglio scandiscono il percorso tra heritage e innovazione. A sancire lo spirito indomito, il design ospita una sesta alcova, volutamente incompleta e vuota, pronta ad accogliere il prossimo proget to enologico. Beyond75 è stato sviluppato da Mediterranea Design, brand che realizza arredi e complementi sostenibili stampati in 3D. I filari e gli
E-COMMERCE La Marvit di Marzotto entra in Direct from Italy D irect from Italy, la software house specializzata nella compliance doganale per il
settore della vendita direct-to-con sumer (Dtc) di alcolici, ha chiuso un importante round con Marvit, holding del ramo della famiglia Marzotto guidato da Stefano Marzotto. Fondata nel 2019 da
INNOVAZIONI Brunello di Montalcino la mappa geoviticola U no strumento ufficiale per raccontare in maniera oggettiva L FDUDWWHUL LGHQWLWDUL H XQLFL GHO WHUULWRULR OD QXRYD PDSSD geoviticola di Montalcino realizzata dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino in collaborazione con la società ilcinese leader nell’ambito dell’high tech farming Copernico e i Master of Denis Andolfo e Francesco Prizzon, la startup trevigiana si è dedicata fin dall’inizio al settore vinicolo, dando supporto pro bono a diverse cantine italiane durante la pandemia, aiu tandole a sviluppare una diversificazione e-commerce. Forte dei learning acquisiti e individuata una criticità nel consentire ai produttori di commercializzare liberamente i loro prodotti ai consumatori finali internazionali, nel 2022 l’azienda ha lan ciato sul mercato la prima soluzione Dtc con piena conformità doganale, diventando un riferimento per il settore. Oggi, con un investimento di 1 milione di euro in equity, Marvit Srl con tribuirà all’accelerazione della startup. L’obiettivo principale di Direct from Italy è consolidare la propria leadership in Italia e cominciare a guardare verso l’estero.
Wine Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi. La carta rappresenta uno dei sistemi più complessi di analisi e caratterizzazione di un territorio che tiene conto non solo della componente geologica del suolo, ma anche del clima, della media delle temperature, dell’andamento delle precipitazioni e dei venti fino all’esposizione e all’altimetria. La carta definisce uno standard di riferimento utile a ogni realtà produttiva offrendo un dettaglio più accurato sul luogo di posizio namento territoriale dell’azienda e della conseguente interpretazione enologica.
con entusiasmo. E l’amicizia è diventata una passione e una spinta condivisa per dare forma a una chiara e comune intuizione e tradurre il tutto in vini sem pre più ambiziosi e fini”. Lamberto Fre scobaldi (nella foto) è rimasto colpito dalla costante ricerca della finezza nei vini, dall’energia contagiosa di De Gra zia e dalla limpidezza della sua visione.
10 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
EVENTI
Da Villa Sandi al Guggenheim Connubio tra vino, arte e cultura
Barbara Amati
La prestigiosa azienda veneta ha avviato un anno fa una collaborazione con la Fondazione Peggy Guggenheim, secondo la visione che considera il vino un’opera d’arte. In assaggio i vini di Borgo Conventi
D a un anno Villa Sandi è sponsor della Fonda zione Peggy Guggenheim, una collaborazione che nasce da una profonda attenzione verso le diverse forme d’arte. “Tutto è iniziato dalla nostra sede: una villa di scuola palladiana, immersa nelle FROOLQH GHO 3URVHFFR 3DWULPRQLR GHOOȇ8QHVFR FKH da sempre rappresenta per noi anche una fonte d’ispirazione -spiega Diva Moretti Polegato, export PDQDJHU 8N 8VD H 0HVVLFR SHU L EUDQG 9LOOD 6DQGL %RUJR &RQYHQWL H /D *LRLRVD 8Q FRQWHVWR FKH FL KD portati a esplorare l’arte in molte delle sue declina zioni, ospitando mostre di pittura, fotografia, scultu ra e concerti. Il nostro primo concept, ‘Vino, arte e cultura’, ha aperto la strada a una visione più ampia, che ci ha permesso di cogliere stimoli e opportunità VHPSUH QXRYL LQ TXHVWR SHUFRUVR FKH VL LQVHULVFH la collaborazione con la Fondazione Guggenheim, un connubio perfettamente coerente con la nostra visione che considera il vino non soltanto un prodotto, ma XQD IRUPD GȇDUWHȋ 8QD YLVLRQH FKH VL ª DUULFFKLWD QHO 2019 con l’acquisizione della Tenuta Borgo Conventi, a Farra d’Isonzo (Go), storica realtà per i vini bianchi del Collio, che produce etichette dalla forte identi tà geografica, espressione autentica del territorio, puntando su eleganza ed equilibrio tra struttura e piacevolezza: “Ogni bottiglia racconta una storia di qualità, passione e tradizione, proprio come le opere d’arte che si ammirano al Guggenheim”. Per sottolineare il rapporto tra l’azienda e il museo veneziano, Villa Sandi ha organizzato una visita guidata alla Collezione Peggy Guggenheim a Palazzo Venier
dei Leoni creata dalla visione pionieristica di Peggy Guggenheim. A partire dalla poetica di Vasily Kandinsky e dalle sue teorie sulla sinestesia: il colore che diventa suono, la forma che si fa emozione. L’universo onirico e simbolico del Surrealismo, con opere di Leonora Carrington e Max Ernst, sottolinea, invece, il potere evocativo dei simboli, così presenti anche nel mondo enologico, dalle etichette al linguaggio del gusto. La trasformazione alchemica degli elementi diventa una suggestiva metafora del processo di vinificazione, in cui tempo, cura e intuizione trasformano la materia in esperienza. Infine, una riflessione sugli elementi fluidi, come l’acqua, e i loro contenitori -bicchieri, ERWWLJOLH SURWDJRQLVWL GHOOȇDUWH H GHOOD FRQYLYLDOLW¢ 8Q dialogo continuo tra forma e funzione, tra contenuto e contenitore. La giornata è proseguita al ristorante dell’hotel Venice Venice per un pranzo con i vini di Borgo Conventi -20 ettari nella Doc Collio e 10 nella Doc Isonzo, certificati Biodiversity Friend- spiegati dall’enologo e diretto re tecnico Paolo Corso e da Cristian Maitan, Miglior Sommelier d’Italia 2023. Ai golosi piatti della tradizione veneta rivisitati sono stati accostati la Ribolla Gialla Collio Doc 2023, dai sentori floreali, fine e persisten te, dalla caratteristica sapidità, il Friulano Collio Doc 2023, fragrante e fruttato, Luna di Ponca 2021, dalla sorprendente freschezza e dai profumi intensi, e il Pinot Nero Euda Collio Doc 2022, dai tannini vellutati e setosi ben integrati che combina eleganza e potenza: lanciato l’anno scorso, vanta un’etichetta suggestiva, una piccola opera d’arte dal significato simbolico.
Qui sopra, in assaggio al ristorante dell’hotel Venice Venice a Venezia anche il Pinot Nero Euda Collio Doc 2022 di Borgo Conventi, un rosso che combina eleganza e potenza e vanta un’etichetta suggestiva, una piccola opera d’arte dal forte significato simbolico. In alto, Diva Moretti Polegato, export manager Uk, Usa e Messico del Gruppo Villa Sandi, con Paolo Corso, direttore tecnico della tenuta friulana,
e Cristian Maitan, Miglior Sommelier d’Italia 2023
11 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
820Ζ1Ζ & VIGNE
PREMIUM Prosecco Vintage la Collection di Bottega P rosecco Premium Vintage Col lection è la nuova linea di Botte ga che comprende la proposta
NOMINE Andrea Grimandi nuovo Ad di Partesa A ndrea Grimandi è il nuovo Amministratore delegato di Partesa ed entra a far parte del management team Hei neken Italia. Grimandi ha oltre vent’anni di esperienza nell’industria alimentare e delle bevande, maturata sia in Italia che nei mercati internazionali, con una solida competenza in ambito vendite, marketing e general management. La sua vasta esperienza e la capacità di guidare e sviluppare team multifunzio nali in momenti di importanti trasformazioni sarà fondamentale Stato. Ha un valore di 4 euro ed è in argento. Realizzata dall’ar tista-incisore Emanuele Ferretti per la Collezione Numismatica 2025, ha come protagonista lo storico Spiritello, soggetto nato dalla fantasia di Leonetto Cappiello nel 1921 e prima mascotte del marchio Campari, diventato simbolo di design, avanguardia e visione internazionale, valori intrinseci all’azienda milanese. Il personaggio, avvolto nella buccia d’arancia, con il suo slan cio e i colori vivaci incarna il bitter, catturandone lo spirito, la passione e la celebrazione della vita. La realizzazione della Moneta coincide inoltre con il 150º anniversario dalla nascita dell’artista che, attraverso la sua arte, ha dato vita a uno dei manifesti simbolo di Campari. RICONOSCIMENTI Lo Spiritello per la moneta che celebra Campari L ’ eccellenza italiana di Campari Group è celebrata nella moneta emessa dal ministero dell’Economia e delle Finanze e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello
in contemporanea di quattro annate diverse dello spumante prodotto dalla Cantina veneta. La collezione è com posta da vini ottenuti dalla selezione delle migliori uve provenienti da singoli vigneti nelle parcelle più vocate: uve
COMPLEANNI Galleria Chiarli, un museo per il Lambrusco C hiarli, nata nel 1860 a Castelvetro di Modena (Mo), compie 165 anni di vita e li festeggia inaugurando la Galleria Chiarli, museo di famiglia e del Lambrusco. Più di un secolo e mezzo di appassionata comunione con un vitigno, il Lambrusco, che ha segnato la storia di una famiglia, di un territorio e di un successo internazionale. Per festeggiare questa data la fami glia Chiarli ha inaugurato la sua Galleria. La sede è nella Tenuta Cialdini, con la sua villa, il parco, le scuderie, i vigneti e la cantina realizzata per esprimere al meglio l’identità del Lambrusco. L’e sposizione si sviluppa seguendo l’attività dei Chiarli: le notizie più glera coltivate all’insegna della sostenibilità e vendemmiate manualmente al momento della loro perfetta maturazione; criomacerazione prefermentativa, per salvaguardare la carica organolettica dell’uva; affinamento in nuove autoclavi orizzontali; tempi lunghi di fermentazione (fino a 12 mesi), per ottenere vini con espressioni organolettiche differenti a seconda delle singole annate e dei diversi cru. Infine, sono stati scelti tappi realizzati in sughero di Sardegna sottoposti a un procedimento in grado di segnalare l’eventuale presenza di sentori off-flavors.
antiche sulla famiglia risalgono al ’500, ma sono i documenti della seconda metà dell’800 che danno la misura delle qualità imprenditoriali dei fondatori. La Galleria raccoglie testimonianze di vita vissuta: oggetti, diplomi, attestati, menzioni, riconoscimenti, medaglie, conservati con cura per essere trasmessi alle succesive generazioni, descrivono l’attività di Chiarli, dal 1860 ai giorni nostri. Nell’Archivio storico di Chiarli sono stati rinvenuti documenti, oggi cata logati e suddivisi, che vanno dal 1883 al 1980 e che permettono di approfondire il contesto economico e amministrativo di quel periodo.
nel guidare Partesa nella prossima fase evolutiva, continuando a porta re avanti la strategia Wholesale e a consolidare il ruolo dell’azienda come azienda leader nella distribuzione di bevande in Italia, guidando il team verso un futuro di espansione sul mercato, innovazione nei servizi offerti e sempre più solide relazioni con clienti e partner.
12 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
PROGETTI
Oniwines, l’ambiziosa sfida di Federico Veronesi
Barbara Amati
8Q SURJHWWR LQQRYDWLYR partito con l’acquisizione della prima cantina nel 2015 alla quale se ne sono aggiunte altre tre identitarie dei propri
territori. Puntando a valorizzare i vitigni autoctoni
F ederico Veronesi è un giovane uomo riflessivo con una grande passione per il vino che si è impegnato in un’avventura imprenditoriale che rappresenta una sfida importante. Oniwines è nata nel 2024 come progetto enogastronomico innovativo del Gruppo Oniverse, di proprietà della famiglia Veronesi (con marchi nella moda e nel lifestyle), che ha scelto di diversificare il portfolio e di impegnarsi nel mondo del vino attraverso una VHOH]LRQH GL FDQWLQH LGHQWLWDULH GHO WHUULWRULR 8Q progetto ambizioso raccontato dal Ceo Federico Veronesi nell’atelier milanese di Antonio Marras (brand acquisito dal Gruppo nel 2022): “Oniwines reinterpreta il legame con la terra con uno sguar do contemporaneo e un approccio innovativo e fuori dagli schemi. E si propone di diffondere la cultura del vino basandosi su un’attenta ricerca di vitigni autoctoni che incarnano l’anima profonda dei loro territori”. Le cantine che fanno parte di Oniwines sono quattro e sono state scelte per la loro autenticità, per la capacità di raccontare una storia unica attraverso ogni bottiglia, come ha dimostrato la degustazione da Marras. Tenimenti Leone, acquistata nel 2015, si trova nei Colli Albani, alle porte di Roma, su terreni di origine vulcanica. Vulc Num 2024, bellone in purezza, ha una spic cata freschezza e una mineralità marcata; Aspis 2024, blend di syrah, merlot e montepulciano, è fresco e fruttato, con una struttura equilibrata, sfumature floreali e note speziate. Acquistata nel 2023, La Giuva, azienda biologica certificata, è
nell’alta Val Squaranto, in Valpolicella. Valpo 2024, Valpolicella Doc, è un vino dallo stile moderno, prodotto con uve corvina, corvinone rondinella, fresco, fruttato e con un’acidità spiccata, di facile beva; Il Rientro 2021, Valpolicella Superiore Doc, esprime grande freschezza, sentori di spezie e una leggera nota di liquirizia. Podere Guardia Grande, in Sardegna, è stato creato ex novo dalla famiglia Veronesi nel 2024 ad Alghero, immerso in una macchia mediterranea incontaminata che dona ai vini note balsamiche e marine. Saldenya 2024 è un Vermentino che ha i profumi del mare e una bella mineralità; Saldenya 85 2023, Vermentino che nasce in una vigna del 1985, è un’edizione limitata con sole 634 bottiglie, avvolgente e strut turato, con una chiusura sapida; L’Alghè 2023 è prodotto con uve cagnaluri, il sorso è voluminoso, ma terso e agile. Villa Bucci, a Ostra Vetere (An), acquistata nel 2024, è una cantina marchigia na di grande prestigio simbolo della rinascita del Verdicchio grazie alla visione pionieristica di Ampelio Bucci che, negli anni ’70, ebbe l’intu izione di piantare questa varietà e nobilitarla con un’attenta selezione dei terreni e la ricerca della diversità. Federico Veronesi raccoglie l’eredità di Ampelio Bucci e dei grandi vini dei Castelli di Jesi. Villa Bucci Classico 2023 è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore biologico di grande struttura e complessità, freschezza e sapidità; Pongelli 2022 è un Rosso Piceno Doc bio equilibrato e vellutato, con tannini morbidi e un finale piacevolmente sapido.
Federico Veronesi, Ceo di Oniwines, progetto
enogastronomico innovativo del Gruppo Oniverse di proprietà della famiglia Veronesi. Le quattro cantine in portfolio esprimono una storia, un’identità locale che si intreccia con la passione per la terra e la qualità: Tenimenti Leone in Lazio, La Giuva in Valpolicella, Podere Guardia Grande in Sardegna, Villa Bucci nelle Marche. Ogni bottiglia è una narrazione che affonda le radici nei diversi territori
13 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
820Ζ1Ζ & VIGNE
VALPOLICELLA 8QD QXRYD *UROD per Allegrini
FRIULI Tre monovarietali per Selezione di Piera P iera 1899 presenta la nuova linea di vini Selezione di Piera che
A llegrini torna a Grola. Non più “La Grola”, ma semplicemente “Grola”: un nome essenziale per un vino che si riappropria del suo spirito ribelle e si impo ne come ambasciatore della Valpolicella Classica. Con il suo rientro nella Denomi nazione Valpolicella Classico Superiore Doc e un blend rinnovato, Grola non si limita a evolversi: punta a diventare il riferimento per chi cerca autenticità e carattere in un
riunisce tre espressioni mono varietali che reinterpretano il territorio friulano con forme inedite. Piera Martellozzo ha così dato vita alla Ribolla Gialla Brut Millesimato 2023, al Vene
APPUNTAMENTI Vinòforum a Roma dall’8 al 14 settembre P iazza di Siena, nel cuore di Villa Borghese, a Roma, sarà il palcoscenico della ventiduesima edizione di Vinòforum , LQ SURJUDPPD GDOOȇ DO VHWWHPEUH 8Q SRVL]LRQDPHQWR temporale che darà valore aggiunto alle strategie di ampliamento commerciale delle aziende partecipanti, proprio nel momento della vendemmia, quando il vino esprime la sua massima iden tità. La programmazione di Vinòforum , che proseguirà con un calendario di eventi nel 2025/2026, permetterà di rafforzare le sinergie già create con le istituzioni, gli enti e i player del territorio, zia Giulia Igt Ribolla Gialla Macerata 2023 e al Friuli Doc Merlot 2018. La Ribolla Gialla rinasce così in una versione spumante -con parziale passaggio in barrique- e in una versione macerata, mentre il merlot viene impreziosito da una parte in appassimento acquisendo densità, volume e morbidezza. I suoli d’elezione sono quelli sassosi e ricchi di depositi calcareo-dolomitici delle Grave del Friuli. Qui, i vigneti prosperano in luoghi ricchi di biodiversità ai piedi delle Dolomiti che, a nord, riparano dai venti più freddi e, allo stesso tempo, beneficiano dell’effetto mitigatore del non lontano Mar Adriatico, a sud. La matrice del terreno, di origine alluvionale, esalta l’escursione termica tra il giorno e la notte favorendo un’ideale concentrazione di sostanze aromatiche nella buccia, e quindi profumi più intensi ed eleganti.
PRESIDENZA Cecchi riconfermato al Consorzio Vino Toscana C esare Cecchi è stato riconfermato per la terza volta alla presidenza del Consorzio Vino Toscana che ha visto il suo debutto al Vinitaly . Il Consorzio, diretto da Stefano Cam patelli, rappresenta l’intero territorio della regione Toscana in un momento strategico come quello della modifica del disciplinare che porta l’attenzione proprio sul termine Toscana. “Il Consorzio, FKH KD UHJLVWUDWR LO QRPH 7RVFDQD ΖJW QHJOL 8VD KD UDJJLXQWR LO record dei 15 mila ettari di vigneto -spiega Cesare Cecchi- Questo significa che sempre più produttori credono nelle potenzialità del calice con un’anima autentica di corvina, corvinone e rondinella. 8Q ULWRUQR DOOD SXUH]]D GHOOD 9DOSROLFHOOD &ODVVLFD FRQ XQ DIILQD mento studiato per garantire finezza, eleganza e profondità. Il cambiamento non è solo nel vino, ma in tutto ciò che lo circonda. La nuova bottiglia è più leggera (420 grammi), per ridurre l’impatto ambientale. L’etichetta in cotone 100%, il packaging certificato Fsc, la capsula Derma a basso impatto e il tappo certificato per ridurre il Tca completano un restyling moderno e responsabile.
marchio e sono disposti a investire le proprie energie nella valorizzazione del vino Toscana Igt. Il Consorzio a oggi rappresenta infatti circa 390 soci che, considerando anche i soci delle cooperative, arrivano a 1.594 produttori, tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori. Il Con sorzio Vino Toscana si occuperà quindi di tutelare e valorizzare, oltre al vino Toscana Igt, anche il vino Costa Toscana Igt. Con l’i scrizione delle 150 aziende produttrici di vino Costa Toscana Igt, il Consorzio raggiungerà l’obiettivo dell’ erga omnes sia per il Toscana Igt che per il Costa Toscana Igt.
supportare le aziende vitivinicole e gastrono miche italiane e, al tem po stesso, predisporre contenuti su misura in grado di soddisfare le esigenze di operato ri, stampa di settore e degli appassionati.
14 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
LUTTI
L’improvvisa scomparsa di Frédéric Panaïotis carismatico Chef de Caves di Ruinart
L a morte improvvisa per un incidente subacqueo in Belgio (il 15 giugno) di Frédéric Panaïotis, Chef de Caves della Maison Ruinart, ha lasciato sotto shock chi lo conosceva, lo stimava e gli voleva bene. Se ne è andato così l’enologo appena sessantenne, un grande professionista talentuoso che per la Champagne e la Maison Ruinart ha fatto la differenza. Attonito e addolorato il presidente di Ruinart, Frédéric Dufour, ha sotto lineato in una nota come Panaïotis abbia incarnato i valori della Maison: “Frédéric era una personalità davvero unica, altamente razionale e profondamente sensibile allo stesso tempo. Appas sionato, curioso, impegnato, uomo di scienza e di conoscenza, era guidato da un’immensa umiltà”. Frédéric Panaïotis -di origine greca- raccontava di aver trascorso l’infanzia tra i vigneti dei nonni proprio in Champagne, ed era nata lì quella curiosità che si sarebbe poi trasformata in autentica vocazione verso il mondo del vino. Studi di Viticoltura ed Enologia all’Institut National Agronomique Paris-Grignon e poi nella pre stigiosa École nationale supérieure agronomique di Montpellier e le prime esperienze lavorative tra Francia e California. Tornato in Champagne nel 1991, dopo un periodo da Veuve Clicquot era entrato in Ruinart come Chef de Caves nel 2007.
8RPR GL JUDQGH FDULVPD PD HWHUQR UDJD]]R SHU L PRGL ȊIDPL liari” con cui si approcciava e chiacchierava con noi giornalisti, sempre pronto a spiegare, raccontare e andare a fondo delle sue intuizioni e scoperte che hanno avuto un grande impatto sulla Maison e le sue Cuvée: dal Blanc de Blancs al Dom Ruinart e, ultimamente, all’innovativo Blanc Singulier, uno Champagne risultato del cambiamento climatico di cui stava studiando a fondo gli effetti sulla maturazione delle uve e sulla complessità del vino. Champagne che fanno della freschezza aromatica, dell’eleganza, della purezza e della precisione la loro cifra distintiva. Brillante, empatico, poliglotta, di grande calore umano, l’avevamo appena incontrato a maggio a Reims, alla Maison recentemente rinnovata con il padiglione in pietra e vetro circondato da un affa VFLQDQWH JLDUGLQR SXQWHJJLDWR GL VFXOWXUH 8QȇXOWLPD LOOXPLQDQWH degustazione insieme prima di lasciarsi con un sorriso affettuoso per correre a un altro appuntamento. Sempre in giro per il mondo, impegnatissimo, ma giustamente capace di ritagliarsi momenti per le sue passioni, lascia un grande vuoto non solo nella sua famiglia, nel mondo del vino, ma nei nostri cuori. Il suo ricordo rimarrà per sempre con noi come tutto ciò che ci ha insegnato, come un vero grande Maestro.
Mensile • Anno XVII • N°143 Settembre-Ottobre 2022
Mensile • Anno XIX • N°155 Settembre-Ottobre 2024
Mensile • Anno XVI • N°138 Novembre 2021
PER I PROFESSIONISTI E GLI APPASSIONATI
PER I PROFESSIONISTI E GLI APPASSIONATI
PER I PROFESSIONISTI E GLI APPASSIONATI
MILANO Gioco di squadra per l’alta cucina di Andrea Aprea
VINO Nel bicchiere l’emozione del territorio
SFIZIOFOOD Il miele dà equilibrio ai piatti degli chef
SPECIALE Snelli, leggeri ed eleganti Ecco i nuovi rossi
Frédéric Panaïotis, scomparso appena sessantenne il 15 giugno per un incidente subacqueo, era un professionista talentuoso, stimato e amato. In alto, è ritratto nei vigneti della Maison Ruinart in un’opera dell’artista cinese Liu Bolin, uno scatto di cui era molto orgoglioso.
FIRENZE A Il Palagio arriva lo chef Lavezzini
SPECIALE L’horeca spinge la crescita delle bollicine
Foto Marco Antinori
Foto Roberto Bosi
Qui a fianco le copertine che Food&Beverage ha dedicato negli anni alla Maison Ruinart e al suo Chef de Caves
MAISON RUINART Lo Chardonnay rinasce con Blanc Singulier Edition 19
Il chalk wrap ecosostenibile esalta Dom Ruinart 2010 FRÉDÉRIC PANAÏOTIS
Ruinart Sommelier Challenge una sfida a Casa Manzoni FRÉDÉRIC PANAÏOTIS
Foto Eleonora Proietti
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI
15 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
NOVITÀ da STAPPARE
TOSCANA Caiarossa 2021, 7 vitigni per un rosso di spessore U n blend di syrah (30%), cabernet franc (16%), merlot (16%), cabernet sauvignon (10%), sangiovese (6%), petit verdot (2%) e grenache. Sette diversi tipi di uve compongono Caiarossa 2021 Igt Toscana Rosso della cantina Caiarossa in provincia di Pisa, sulla Costa Toscana, nel comune di Riparbella, a quasi 200 metri di altitudine. L’azienda segue i principi dell’agricoltura biodinamica e biologica. Caiarossa è un vino di spessore e dal carattere complesso, fine e armonioso. Si distingue dai classici vini Supertuscan grazie all’eterogeneità dei suoi terreni e alla ricca selezione di varietà. Le uve di ogni vitigno e di ogni parcella vengono vinificate separatamente in vasche di legno e cemento con IHUPHQWD]LRQL OHQWH HG HVWUD]LRQL GHOLFDWH 8QD volta completata la fermentazione malolattica si procede all’assemblaggio dei vini. Successiva mente Caiarossa viene invecchiato in barrique di rovere francese, per il 30% di legno nuovo, per almeno 14 mesi. pi di osso sulla uasi ncipi sa , a - e , VENETO Rive di Farra Millesimato Prosecco Superiore F ondata nel 1997 grazie alla passione dei fratelli Adamaria, Innocente e Guido Nardi, l’azienda agricola La Farra si trova lungo la strada del Prosecco, nel cuore dell’area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Docg. Qui nasce il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Farra di Soligo Millesimato Extra Dry le cui uve sono vinificate in bianco con pressatura soffice. La fermentazione avviene in modo lento per 15 giorni circa e successivamente il vino viene trava sato e conservato in appositi serbatoi di acciaio inox termo-condizionati per un affinamento minimo di tre mesi. La spumantizzazione viene eseguita con il metodo Charmat. La presa di spuma avviene in autoclave per circa 25-30 giorni, mentre l’affi namento, sempre in autoclave, è di almeno tre ocg. ore Dry ura per ava nox di on e - mesi. Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Farra di Soligo Millesimato Extra Dry ha colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso è fruttato, con sentore di mela gialla e pera e note di fiori di glicine e di acacia, in bocca è armonico e svela un’eccellente sapidità.
TRENTINO Eccellenza in quota per la Linea 1673 C esarini Sforza rappresenta l’eccellenza della spumantistica trentina con la Linea 1673, nelle sue quattro referenze: Riserva, Noir Nature, Rosé e Millesimato. Quattro raffi nati Trentodoc di grande personalità che esprimono le diverse sfaccettature di uve d’alta quota, in una zona ad alta vocazione: la Valle di Cembra, a Nord di Trento, dai 450 ai 640 metri d’alti WXGLQH 8QD FROOH]LRQH FKH UDSSUHVHQWD LO FXOPLQH GL XQD ULFHUFD qualitativa mirata a esaltare il metodo Classico e il territorio. Il Millesimato 2020, ottenuto dalla selezione di Chardonnay e Pinot Nero, è affinato per almeno 36 mesi sui lieviti; di tipologia Brut, è l’unica referenza frutto di un uvaggio in cui lo Chardonnay dona carica aromatica e finezza, il Pinot Nero corpo e struttura. Dal perlage fine e cremoso, è un vino complesso e strutturato, con un finale elegante e armonico, supportato da una piacevole acidità. Il Noir Nature 2018 è ottenuto con uve Pinot Nero vinificate in bianco che svolgono in parte la malolattica e concludono il processo di spumantizzazione con un riposo in bottiglia di almeno 48 mesi sui propri lieviti; è un non dosato. Acidità, freschezza e salinità definiscono questo spumante grintoso ed ele gante dal perlage delicato; sensazioni complesse, calde e speziate ne completano il bouquet di frutti rossi, pepe e note di orzo. Il Rosé 2017, ottenuto dalla lavorazione di piccole partite di Pinot Nero, dopo la pressatura soffice delle uve è sottoposto a una breve macerazione per estrarre il colore; dopo la fermentazione affina 7 mesi in acciaio e rifermenta in bottiglia 60 mesi. Sorprendenti le note olfattive, che regalano intensi sentori di frutti di bosco, seguite da una pienezza accompagnata da note di rosa canina, ciliegia matura e marzapane. Infine, la Riserva, proposta con la nuova annata 2017, è ottenuta da uve chardonnay; dopo la fermentazione del solo mosto fiore in acciaio, rimane 7 mesi in affinamento sulle lisi e poi rifermenta in botti glia sui lieviti per oltre 70 mesi. Ha una bollicina fine e fruttata al naso, sapida e ricca al palato, in un delicato equilibrio di armonie gustative che si completano con la persistente mineralità. n s l qu Il M e P tip lo c e g spez di o pa so d i 7
16 Food&Beverage |giugno-luglio 2025
Made with FlippingBook Digital Proposal Maker